Mele bio, miele e birra agricola di Castel del Giudice, il paese della rinascita
Prodotti tipici che nascono nel borgo del Molise, simbolo di rinascita delle aree interne, che abbatte lo spopolamento con progetti di comunità e sviluppo sostenibile.
A Castel del Giudice (IS) il cibo è cultura, ritorno alla terra, custodia della biodiversità, rinascita sociale ed economica. Il piccolo paese dell’Alto Molise a 800 metri di altitudine, immerso nei boschi e circondato dalle vette dell’Appennino molisano-abruzzese in un ambiente naturale prezioso e tutelato, lavorando su progetti di comunità, turismo green e agricoltura biologica, ha intrapreso da anni un percorso condiviso per abbattere lo spopolamento e rigenerare il territorio attraverso politiche attive sullo sviluppo sostenibile, che guardano agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.
I prodotti tipici che oggi nascono a Castel del Giudice – mele, composte e trasformati biologici, miele millefiori, birra agricola – sono frutto di questo percorso, che vede il Comune impegnato, in collaborazione con imprenditori e associazioni locali, nel ridisegnare l’economia locale e il futuro di questa area interna del Molise, motivo di occupazione per i giovani che non devono lasciare la propria terra, ma anche attrazione e fulcro di nuovi abitanti e stimolo per nuove attività. In linea con tali obiettivi, le piccole aziende locali si sono unite per produrre e commercializzare i prodotti fatti a Castel del Giudice, espressione delle storie di resilienza e rinascita del territorio.
MELISE – AGRICOLTURA BIO CON LE MELE DELLE TERRE RECUPERATE
Le Composte di Mele, i Nettari di Mela (con oltre il 50% di frutta), le Mele essiccate, i trasformati dell’Azienda Agricola Melise nascono dai meleti biologici coltivati a Castel del Giudice su circa 50 ettari di terreni un tempo abbandonati e recuperati, grazie ad un accordo pubblico-privato che ha coinvolto i proprietari delle terre ormai in disuso. Differenziando le produzioni e con un’attenta gestione dell’ambiente, si coltivano 13 tipologie di mele diverse, che arrivano fino a 60 varietà di mele autoctone recuperate nel Giardino delle Mele Antiche, luogo di sperimentazione e di visite esperienziali.
MALTO LENTO – LA PRIMA BIRRA AGRICOLA DELL’ALTO MOLISE
Vicino ai meleti cresce l’orzo con cui si produce la prima birra agricola dell’Alto Molise, Malto Lento, birrificio che fa parte del brand Melise. Il maestro birraio è uno dei nuovi abitanti del paese, il quale ha messo a punto, nel piccolo stabilimento da cui accedere al luppoleto sperimentale, le ricette delle birre “Maggiolata”, birra bionda da 4,3% alc. in classico stile “American Blonde Ale” ad alta fermentazione, il cui nome deriva dalla tradizionale festa della primavera che si svolge ogni 1° maggio a Castel del Giudice; Iudicis, “American Amber Ale” da 4,8%; Elfo, in stile English IPA da 6,2 %.
L’APIARIO DI COMUNITÁ – PER RIGENERARE IL PAESAGGIO
Gli alberi di melo sono impollinati dalle api dell’Apiario di Comunità da cui si produce il Miele millefiori espressione della biodiversità floreale dell’Appennino altomolisano e abruzzese. È un miele speciale, perché ha origine da un progetto di cooperazione, che oggi unisce più di 30 apicoltori e apicoltrici i cui apiari sono disseminati tra l’Alto Molise e l’Abruzzo, e che rilancia tutta l’area interna in chiave sostenibile. Le api preservano e migliorano le produzioni agricole e la qualità del paesaggio. Il laboratorio di smielatura e produzione del miele, gestito dalla Cooperativa di Comunità Artemisia, è a Castel del Giudice.
LO SCRIGNO DI NATALE – CON I PRODOTTI FATTI A CASTEL DEL GIUDICE
Lo Scrigno di Natale contiene: una bottiglia di Nettare di Mela (720 ml) con 50% frutta e 8% zucchero di canna e una Confettura di Mela (220ml) dell’azienda agricola biologica Melise, una birra agricola “Maggiolata” del birrificio Malto Lento in stile American Blonde Ale 4,3% (0,50 cl) e un barattolo di Miele millefiori dell’Apiario di Comunità di Castel del Giudice (440 gr).
Per dare slancio alle politiche agroalimentari, il Comune di Castel del Giudice ha istituito un Piano del Cibo, uno strumento concreto per riorganizzare il sistema alimentare locale e coordinare la filiera in ogni passaggio, dalla coltivazione al post consumo, grazie alla collaborazione con l’Università del Molise. Abitanti e visitatori sono coinvolti nel fare esperienza delle produzioni locali, tramite visite guidate esperienziali in apiario – indossando tute da apicoltori per conoscere le api da vicino -, nel birrificio con il suo luppoleto sperimentale, tra i meleti, in particolare nel periodo della raccolta delle mele e della fioritura. I turisti arrivano spesso in paese per vivere un soggiorno a Borgotufi, l’albergo diffuso nato dal recupero di case e stalle in disuso, con centro benessere e i due ristoranti – il Ristorante del Borgo e il ristorante gourmet MIA -, nei cui piatti si possono ritrovare gli ingredienti coltivati sul territorio.